Negli ultimi decenni in tutte le materie scientifiche ci sono stati notevoli progressi, ma non nella sessuologia, questo perché i sessuologi sono quasi tutti psicologi, non studiano su libri specialistici e non si aggiornano, soprattutto sulla sessualità femminile.

La sessuologia oggi è definita “scientifica”, ma nei libri (anche in quelli recenti, sia divulgativi sia per psicologi e studenti di psicologia) che scrivono i sessuologi ci sono degli errori evidenti, come anche nelle lezioni che fanno nelle scuole e università e nelle interviste che rilasciano ai mass-media e in televisione. Alcuni di questi errori li ho spiegati nel precedente post sulle 10 bufale sull’orgasmo femminile, nei post sulla bufala dello squirting e dell’eiaculazione precoce.

C’è un’altra bufala che i sessuologi/psicologi continuano a divulgare da molti anni: l’anatomia del clitoride sarebbe stata scoperta nel 1998 dalla dr. Helen O’Connell, urologa australiana. Anche in un libro sull’orgasmo femminile, pubblicato poche settimane fa, c’è scritto che solo dal 1998 sappiamo com’è fatto il clitoride, che ha l’aspetto di un quadrilatero, e che la Dr. O’Connell ha scoperto un mondo, con il clitoride interno, i bulbi del clitoride e la zona Cuv.

Se fosse vero, allora dovrei essere definito io lo “scopritore” dell’anatomia del clitoride e di “un mondo”, perché la prima edizione del mio libro sulla sessualità umana è del 1997, con 22 figure, alcune mai pubblicate prima nei libri di sessuologia, con tutti gli organi erettili femminili, quindi anche con le piccole labbra (vedi la figura sotto), che per la loro sensibilità sono molto importanti per scatenare, insieme al clitoride, l’orgasmo in tutte le donne. Una copia omaggio l’ho regalata (come anche dell’edizione del 2005) a molti sessuologi italiani, che quindi conoscono i miei studi e pubblicazioni da più di 20 anni; e nel 2002 ho pubblicato il mio primo articolo specialistico sull’anatomia della vulva.

Il “problema” è che i sessuologi a volte non leggono il testo completo degli articoli che citano o leggono solo le interviste degli autori (vedi quelle sul punto G e orgasmo vaginale), e hanno divulgato alcune “scoperte” sessuologiche senza verificare se avessero davvero basi scientifiche. Anche i giornalisti hanno pubblicato “notizie” sessuologiche senza verificarle: per esempio se avessero intervistato un professore di anatomia umana la bufala del punto G non sarebbe durata 30 anni. Questo è successo anche per le inesistenti “scoperte” della Dr. O’Connell.

Quando ho letto gli articoli della Dr. O’Connell del 1998 e del 2005 (e poi del 2008 nel Journal of Sexual Medicine), ho scritto una lettera di replica al Journal of Urology, che è stata pubblicata nel 2006. Sono secoli che l’anatomia del corpo umano, quindi anche della vulva, è studiata e descritta nei testi specialistici di anatomia umana, che tutti possono leggere nelle biblioteche mediche, quindi come si può credere che l’anatomia del clitoride sia stata scoperta solo nel 1998 (o da me nel 1997)?

La Dr. O’Connell nel 1998 ha affermato che la descrizione anatomica dei genitali femminili era inaccurata. Io ho replicato/precisato che l’anatomia del clitoride era inaccurata solo nei libri di sessuologia, non nei libri di anatomia umana e che la terminologia che proponeva era solo una sua opinione personale, infatti: il termine “bulbi del clitoride” non ha nessuna base scientifica, il termine corretto è bulbi del vestibolo; il clitoride non ha la forma di un “quadrilatero” (o di una piramide); non esiste il clitoride interno, come neanche il complesso/zona clitoride-uretra-vagina/Cuv (quest’ultimo termine da alcuni anni è usato, dopo le mie “denunce/articoli, da chi ha divulgato l’inesistente punto G per decenni).

Tutti gli errori (ce ne sono altri) della Dr. O’Connell (con quelli del prof. Emmanuele Jannini, un andrologo) sono in un mio articolo specialistico del 2011 e in un articolo del 2013 con 21 figure e 1 video, pubblicato in Clinical Anatomy.

I miei articoli, purtroppo (soprattutto per le donne), non sono citati dai sessuologi italiani (perché?), per questo continuano (ad esempio Emmanuele Jannini, Chiara Simonelli, Roberta Rossi, Davide Dèttore, Fabrizio Quattrini, Alessandra Graziottin ecc.) a scrivere e divulgare ancora oggi errori scientifici sull’orgasmo femminile (e maschile). Per i sessuologi è un dovere aggiornarsi: oltre ai miei articoli free in researchgate, è “tutto” spiegato nel mio sito e libro, con 60 figure, che ho pubblicato nel 2019, sulla nuova sessuologia.

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